venerdì 18 ottobre 2013

Appello alle Sinistre - Futuro è Donna

Girovagando su Facebook mi sono imbattuto in un  articolo di Vice con annesso video (postato dal caro Zio Vito) riguardante le posizioni politiche della freschissima porno attrice Valentina Nappi.
Commentare in qualsiasi modo l'intervento della giovane stella campana sarebbe fuori luogo, provinciale, presuntuoso e soprattutto qualunquista.
Mi permetto però di sollecitare "le sinistre" a uno svecchiamento di personale...dico a voi, "fighe di legno" della politica, prendete in considerazione la sensuale Valentina, candiDatela.


venerdì 11 ottobre 2013

La rete è il futuro - Referendum Abrogativo

Sarebbe il caso di votare a favore dell'abrogazione dei balli di gruppo.
In qualsiasi situazione dove ci sono delle casse che "spingono" musica (dire "eventi" mi sembrava presuntuoso) a un certo punto arriva inesorabile il loro momento e...

- ubriachi barcollanti nelle gambe e nella testa diventano guasconi
- caprette di montagna in abiti discutibili sfoggiano un sorriso da cresima e iniziano a contorcersi
- sedicenti disc jockeys di provincia si guardano intorno compiaciuti del "grande successo"
- solitari tardoadolescenti credono sia il momento migliore per reinserire in società vecchie zie
- "local musicians" si distaccano disgustati...malcelando invidia

...un po' come le larghe intese, insomma.


sabato 6 ottobre 2012

Coccodrilli neozelandesi - Moderne Misoginie

Non ci credo.
Mi rifiuto di credere che un felino del cazzo, molesto e puzzolente, riesca a colmare le tue lacune sentimentali e carnali.
Se dovessi regalarti dei croccantini per Natale, non offenderti.
I gatti mi stanno sul cazzo, tranne i musicisti.
E poi io sono un cane ed ho l'energia del vento.
E mordo, all'occorrenza. Come un coccodrillo neozelandese.
Sì, ok, è bravo ma non ritengo Capossela il più grande poeta degli ultimi due secoli...
E poi smetti con tutto quel trucco che non sta bene, te l'ho già detto.

 Liberamente tratto da:
"I tacchi a spillo in cucina non ti servono - Mille modi di fingere misoginia"
di Giandomenico Antani
ed. Brutti Bratti Citti - 2008                                  

lunedì 10 settembre 2012

Lolli e Benji - da Settembre Nero a Ottobre Rosso

Quasi quindici anni fa qualcuno a me molto vicino (ora come allora) sosteneva che io fossi stato "concepito durante un'occupazione di scuola media superiore nel '68 e ibernato fino al 1984", anno della morte di Berlinguer (e dell'arresto di Vasco Rossi).
Avevo 13 o 14 anni e trascorrevo i pomeriggi ascoltando gli anni '70, leggendo gli anni '80 e spiando dalla finestra della nera ferrosa porta del "locale" gli anni '60 ovvero i bambini che "giocavano" come probabilmente avevano fatto i genitori, certamente con lo stesso bassissimo livello culturale e senza alcun rispetto delle basilari norme di convivenza civile.
Mentre i nostri coetanei si attardavano in cartoni animati giapponesi e rabbiose passioni calcistiche, non disdegnando la pratica della religione catodica, per me e il mio amichetto erano anni di impegno politico e di grande curiosità verso il creato.
Fortunatamente non appartenevamo a quella vasta categoria di maschietti capaci di consolarsi tra loro solo se si parla di pallone e c'innamoravamo spesso anzichè no.
Dopo quindici anni, Anna ha dato un bacio alla piazza e poi se n'è andata, abbiamo ricominciato a parlare in italiano ma pensiamo in dialetto e abbiamo schivato l'attacco della nuova destra, della nuova sinistra e del vecchio centro.
Trastullandoci in campagne e periferie del nulla abbiamo imparato il rispetto del vicinato, le manie dell'alcolizzato e le ripetizioni dell'arrapato.
Senza pretendere di superare le correnti gravitazionali, nè di avere occhi da bambini, nè tantomeno di brematurare la supercazzola, siamo riusciti a prenderci cura di noi e a trovare solo una terapia (tapioca).
Aspettando che passi questo settembre Nero (come la cacca, chi non sa s'informi), fortemente vogliamo un ottobre Rosso che non si faccia dare troppo la caccia, cantiamo in coro, fumiamo Marlboro e nonostante il mancato incontro con dIO conosciamo un'altra verità, trallallerollallà.



venerdì 3 settembre 2010

Parole, parole, parole...

"Le parole sono importanti!" sbraitava il maldestro amatore con la super 8, una tessera in tasca e qualche santo in paradiso.
Aveva ragione.
E questo scritto povero e sforzato va dritto a tutti quelli che, ahiloro, son napoletani come Renzo Arbore, cubani come Guevara e americani come i Led Zeppelin.
E forse son convinti che RAF siano solo tre lettere che alludono a uno squallido cantante provinciale da Festivalbar e che il C.P.M. sia una scuola di musica.
Meglio perdersi in un rullante (che, occhio, non è colui che arrotola sigarette) di Capiozzo.
Fidatevi.

sabato 24 aprile 2010

"Lasciate che i bambini vengano a me" - Rostov VS San Pietro

"Marco se n'è andato e non ritorna più" diceva una grossa poetessa del Novecendo, ma di certo Marco aveva l'occhio lungo quando scrisse
"Lasciate che i bambini vengano a me" (Marco 10,14).
Lasciate è imperativo e si sa che in ambito ecclesiastico gli ordini vengono spesso eseguiti alla perfezione.
Il problema è che vengo da una famiglia comunista, atea, anticlericale nonchè antireligiosa.
Sì, ANTIRELIGIOSA quindi diventa difficile scegliere il proprio destino quando l'età avanza (26 anni suonati e cantati) e il desiderio di paternità fa la sua prepotente comparsa.
Com'è noto i comunisti mangiano i bambini e prendendo ad esempio il compagno Chikatilo (meglio noto come "mostro di Rostov") posso dire con una certa sicurezza che qualora volessi essere politicamente "fedele alla linea", la mia prole avrebbe vita garantita almeno fino all'età di 9 anni per poi diventare l'orrido pasto di qualche tawarish affamato (come il padre).
Dovrei certo accettare la sua trasformazione in meno di un decennio da "frutto dell'amore" a nutrimento per compagni senza obiettare nè tantomeno romanticamente sognare la sua adolescenza, la sua crescita culturale, la sua FORMAZIONE.
E se invece lo mandassi all'azione cattolica?

lunedì 11 gennaio 2010

Vezzeggiamoci / Nomi di Battesimo

Mi son sempre chiesto la reale utilità dei nomi di battesimo.
Provo a spiegarmi.
Quando andiamo a scuola ci chiamano per cognome.
Quando ci fermano i carabinieri ci chiamano per cognome.
Quando abbiamo a che fare con milanesi e simili addirittura al nostro nome di battesimo viene aggiunto l'articolo come se fossimo delle pessime suppellettili in pelle umana (il Dani, la Chiara, la Giorgia, il Roberto...).
Quando saremo personcine importanti addirittura metteran l'articolo davanti al cognome (il Foscolo, il Manzoni, il Pascoli...il Turi).
Quando invece abbiam a che fare con gli affetti (famiglia, amici, amori) entrano in ballo i diminutivi e, soprattutto, i vezzeggiativi.
Tipico dei fidanzamenti, infatti, è l'annullamento totale del nome di persona a favore di squallide denominazioni quali "tesoro", "amore", "gioia" (quando siamo fortunati) piuttosto che "topo", "topone", "coniglietta", "micina", "piccolina", "patata", "ciccino", "cucciolo", "polpettina" et cetera.
Usando il mio nome (Danilo) come esempio (anche se per mia fortuna non ho ricevuto il sacramento del battesimo) si otteranno le seguenti soluzioni:
per i compaesani amici sarà "Danì", per le amiche "Dani", per i calabresi "Dà", per i temerari della linguistica "Danny" e per i vitelloni addirittura "Danilone".
Lo stesso vale naturalmente per i più svariati nomi ("Robertino", "Marione", "Annina" et cetera).
A questo punto mi chiedo: ma Gesù Cristo da bambino lo chiamavano "Gesuino" per farlo sentire amato?
E soprattutto: avete mai pensato che "Gesuino" altro non è che un vezzeggiativo di "Porco Dio"?
I vezzeggiativi ci preparano all'età adulta.